Da bravo mastodonte, come tra l'altro numerosi hotel a Los Angeles, sono 632 le camere totali del Renaissance. Tante, senz'altro ma da brave "americane" non peccano certo di mancanza di spazio. Si perché anche la categoria standard si allarga in parecchi metri quadri che ci fa ben rimpiangere la dimensioni ristrette di alcune camere d'albergo nella vecchia Europa. Ma si sa, gli Stati Uniti sono il paese dei grandi spazi e l'assioma viene confermato nelle camere stesse del Renaissance. Mobilio moderno, lettoni così grandi che ci si può mettere di traverso, moquette a terra, grandissimo televisore (si devono ben seguire i diversi "shows" del tubo catodico made in Us, oppure no?) la stanza piace senza per forza contraddistinguersi di grande personalità.

Banaluccia la vista per le stanze ai piani più alti lato città, decisamente triste per le camere immediatamente al di sopra la piscina dei piani bassi, e abbastanza notevole invece per alcune suite che si affacciano sulle colline de Hollywood e la sua scritta celeberrima.

L'entrata del Renaissance abbastanza cementata non è certo il punto forte di quest'hotel che cerca però di recuperare punti, riuscendoci alquanto bene, accogliendo i suoi ospiti in una reception particolarmente colorato dai toni moderni e un personale attento (entrare senza farsi aprire la porta dal garçon all'entrata sarà un'impresa quasi impossibile). Lo stile moderno, non particolarmente originale ma neanche sgradevole, contraddistingue gli spazi comuni della struttura. vista la sua predilezione per l'altezza la piscina di trova ai primi piani, incorniciata dal centro commerciale vicino. Niente vista quindi ma la piacevole opportunità di rinfrescarsi quando il sole comincia a battere forte.

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