I ristoranti del Berkeley rappresentano, da soli, una ragione per soggiornare in questo hotel. I gastronomi ceneranno al Pétrus, dove lo chef Marcus Wareing propone un menù che gli è valso una stella nella guida Michelin. La carta dei vini è superba (approfittatene per assaggiare un vino cileno, australiano o sudafricano) e l'arredo, dalle tonalità bordeaux, è così curato come i piatti. Gli amanti di una cucina più alla mano, ma anch'essa deliziosa, si serviranno al Boxwood Café, in un ambiente in stile newyorchese, per gustare ad esempio un hamburger al foie gras o l'agnello di Cornovaglia alla brace, servito con polenta al rosmarino. Due delle numerose creazioni di Gordon Ramsay, chef al Boxwood Café. Il mattino, la colazione continentale è servita sotto forma di buffet in una sala con vetrata. I piatti caldi, come le uova strapazzate o al bacon, sono da pagare a parte. È in questa sala, la Caramel Room, che viene servito il tè nel pomeriggio. Le modaiole si lasceranno tentare dal Prêt-à-Portea, vassoio di delizie, dai colori e dalle forme alla moda. Non è l'opzione da scegliere, però, se desiderate provare un afternoon tea tradizionale.