Inaugurato nel 1958, L'Ariana è stato il primo hotel ad essere inaugurato sull'isola, e il suo fascino risiede proprio nelle mille storie che ha da raccontare. E' attraverso la voce di Patrizia, la proprietaria, che si possono ascoltare, uno dopo l'altro, una serie infinita di aneddoti riguardanti quella che è stata, per lei bambina, la sua casa delle vacanze.
L'edificio, allegramente colorato di giallo e blu, oggi visibilmente invecchiato, è stato costruito all'inizio del '900 e di quel periodo conserva lo stile e una certa fierezza da dama d'altri tempi. La sua hall, ora completamente rinnovata, era la parte della casa un tempo destinata al magazzino e dell'antica funzione conserva qua e là alcuni elementi, come la grande giara collocata di fianco al bancone della reception e, coperto da una lastra di vetro, l'antico passaggio sotterraneo per arrivare direttamente al mare e prendere la barchetta.
Se vi fermate ad ascoltare le storie di Patrizia, saprete che questo era anche il posto in cui i ragazzini della casa venivano a giocare da piccoli, tra le botti giganti in cui veniva conservato il vino. Sorvolando sui primi anni '70, periodo in cui, per problemi familiari, l'hotel cadde un po' in declino, fu alla fine di quel decennio che L'Ariana diventò il fulcro della vita estiva di Salina, luogo di soggiorno e di ritrovo per un gruppo di amici siciliani, alcuni dei quali sono poi diventati personaggi conosciuti. Ce li si immagina mentre suonano la chitarra in una sera d'estate, mentre discutono di politica fumando sigarette o mentre a qualcuno viene l'idea di inventare la macchina da ripresa subacquea (eh, sì, ecco uno dei meriti di Casa L'Ariana!).
Oggi forse l'hotel avrebbe bisogno di una rinfrescata che ne salvaguardi però gelosamente ogni pezzo antico, ogni mobile liberty, ogni decorazione sulle mura esterne, oggetti intrisi di storia che fanno dell'Ariana uno degli indirizzi più affascinanti di Salina.