Sulla tenuta La Badiola, l'Andana fu, dagli inizi dell'800, antica residenza di caccia del duca Leopoldo II, detto il Canapone dai suoi suddidi visto il colore biondo dei suoi capelli, prima di passare sotto une regime di latifondisti, intendere quindi diversi proprietari terreni, che improntarono la Badiola a vero piccolo borghetto di vita, con tanto di chiesetta nel mezzo, per poi arrivare nelle mani dello chef Alain Ducasse e Vittorio Moretti, proprietario del gruppo Terra Moretti, nel 2004. Quasi un anno di lavoro fu necessario per trasformare e rimodellare l'antica tenuta nel suo antico splendore. Il risultato però è incontestabile e incontestato e l'Andana si iscrive fra gli indirizzi di lusso della zona.
Dalla strada si è accolti da un lungo viale di cipressi, a imitazioni del più celeberrimo di Bolgheri, che, in una simmetria neo-classica sfocia su di una scalinata d'entrata che a sua volta sboccia sulla fontana-vasca idromassaggio e la veranda dei pasti e della colazione. L'entrata in realtà, con la reception si trova lungo un'ala della villa sotto un'impressionante vetrata, vagamente art decò, che si comporta come anello di giunzione della "villa" patronale e di un secondo edificio chiamato "fattoria", sede un tempo della servitù.
L'architetto Ettore Mochetti e il designer Stefano Dorata sono i fautori della rinnovazione per un risultato dalle tonalità lussuose. Lavorando con materiali regionali, consevando ove possibile i dettagli originali, hanno saputo ristrasmettere l'anima del posto, che si sente carica di storia. Terracotta per i pavimenti, legno grigi e tessuti eleganti per la biblioteca, caminetto imponente a riscaldare l'angolo salotto, ogni singolo elemento si armonizza con il suo compare per un'insieme riposante, caloroso ed elegante. Insomma tutto ciò che ci si aspetta, e si esige, da un posto di charme come l'Andana.
E tutt'intorno? Tutt'intorno, 500 ettari di terreni inrigogliati dagli ulivi e dalle vigne che producono l'olio e il vino per il ristorante e la Trattoria (il ristorante gastronomico della Tenuta). Attorno l'hotel, invece, un giardino all'italiana per sposare al meglio il concetto dello stile country classic chic adottato dal'Andana. Un prato all'inglese il cui taglio rasenta la perfezione si colora di piccole margherite sparse qua e là con una naturale geometria: l'effetto indotto è decisamente bucolico soprattutto se si aggiunge il cinguettio degli uccellini e i leprotti maremmani che si possono scorgere fra le terre. In questo quadro si iscrive la piscina, con un più che accennato occhiolino al design rivisitato di terme romane.