L'ingresso al Floréal si effettua passando attraverso uno splendido giardino che separa l'hotel dalla strada. Pini a ombrello, statue, panchine di pietra, arbusti e palme conferiscono a questo parco di dimensioni ridotte un aspetto tipico del XIX secolo, che si ritrova sulla splendida facciata della struttura. Con il suo rosa pallido, le imposte verdi, le cornici gialle e i balconi in ferro battuto che seguono tutta la sua lunghezza, questa facciata si ispira alle grandi residenze borghesi provenzali.
Si ritrova quest'atmosfera quando si entra nell'atrio dal pavimento di marmo bianco, ma le impressioni cambiano quando si leva lo sguardo dal suolo. Questa ampia hall, dove si trovano la reception con dietro il bar, una sala dalle poltrone rosse decisamente antiquate e con moquette blu rovinata (che ricopre il marmo per delimitare lo spazio da un lato e dal pavimento piastrellato sotto la veranda) e dove un pianoforte senza sgabello sembra essersi perduto tra la scala e l'ascensore, appare decisamente fredda e un po' deprimente con le sue luci livide.
Il piccolo angolo riservato al bar, dove sono disposti alcuni tavoli e poltrone stile club, gode di un'atmosfera un po' più calorosa grazie alle pareti color cioccolato e ai giornali appesi.
Come una sala per le feste di un piccolo villaggio di campagna, la sala dell'animazione (con una capienza di 80 posti) con il suo palcoscenico, le tende di velluto blu, i proiettori ed il suo impianto sonoro, ospita le "folli" serate di questo hotel, ma per l'aspetto fuori moda e rovinato dell'insieme non può certo essere definito il locale trendy del quartiere, ovviamente.
A sinistra della reception si trova lo spazio riservato alle animazioni. La stanza ed alcuni tavoli permettono ai clienti di dedicarsi ad uno dei giochi di società a disposizione, di leggere uno dei libri della biblioteca, di informarsi riguardo alle escursioni o alle attività in programma o di consultare il computer, anch'esso a disposizione (con Internet Wi-Fi gratuito). Luminosa, la stanza si rivela piuttosto piacevole e in contrasto con la hall.
Nei corridoi che conducono alle camere, terminata la moquette blu, si passa al rosso. Lunghi, bianchi e spenti, i corridoi sono privi di vita (ed i ritratti dai colori d'altri tempi delle star incorniciati lungo le pareti non cambiano le cose). Siamo ben lontani dalle promesse della facciata in termini di stile.