Con una superficie di 16 m², le camere standard sono di dimensioni piuttosto mediocri, ma dotate di una bella terrazza attrezzata con sedie e divani (8 m²). Garantiscono il comfort necessario: minibar, climatizzatore regolabile, telefono con linea diretta (ma niente televisore e niente cassaforte). Gli arredi sono decenti ma senza particolare attrattiva. Gli originali bagni sono per metà all'esterno, ma sono anche un po' antiquati (senza vasca).

Collocato in una graziosa piccola valle, il Kubu Bali occupa un pendio che sbocca sulla principale arteria stradale di Candidasa. Dispone di 20 bungalow distribuiti su una successione di terrazze che salgono verso una deliziosa piscina abbellita da un bar e da cui si gode di uno splendido panorama. La tenuta è immersa in una vegetazione rigogliosa e disseminata di stagni, di statue tradizionali e di "Bali Bingung" (strutture in legno in cui è possibile riposare all'ombra o farsi fare un massaggio). Se il paesaggio è davvero gradevole, ameno e accogliente, il Kubu Bali presenta però anche due inconvenienti: il ristorante al livello inferiore, che è troppo vicino alla strada, e l'assenza di impianti sportivi. Noterete però che questo albergo semplice ma gestito bene dispone del campo da volano più bello che abbiamo visto sull'isola.

Il ristorante del Kubu Bali è il più grande dell'agglomerato di Candidasa. Il contesto è piacevole, ma sarebbe stato meglio se si fosse trovato più lontano dalla strada. Il menù prevede un'ampia scelta di specialità indonesiane e alcune pietanze tradizionali per circa 30.000 rupie a piatto. La sala è aperta anche ai clienti esterni. Gli ospiti potranno inoltre mangiare sulla terrazza del bar a bordo piscina.

Vi consigliamo le suite: si trovano più in alto e offrono quindi una vista migliore. Il complesso non è attrezzato per i disabili ed è fortemente sconsigliato per le persone che hanno difficoltà a spostarsi.