Con un'area di 9.000 ettari in cui la natura e i canali si si sfiorano, si intrecciano e si mescolano, la "Venezia Verde" costituisce uno spazio dalla significativa biodiversità.
Quest'ultima è legata alla posizione geografica delle paludi, ma soprattutto alla fortissima interazione tra l'uomo e la natura. Occorre sapere che le Paludi di Poitou non sono un sito naturale.
Che si tratti di canali, di sorgenti d'acqua, di fossati, di colture, di maggesi, di praterie, di boscaglia o di imboschimenti, questi spazi sono stati tutti completamente creati dall'uomo. Qui, il che è abbastanza raro, l'azione dell'uomo sulla natura è stata creatrice e non distruttrice. Il lavoro instancabile degli uomini su questo ecosistema ha avuto come conseguenza la costituzione di habitat molto diversi tra loro che consentono così a differenti specie animali di venire qui alla ricerca di rifugio e riposo. Alcune di queste zone sono d'altra parte di grande interesse per la comunità, come per esempio i canneti di Phragmites, le torbiere o i pioppeti, e sono apprezzate da numerose specie di uccelli migratori. Nel corso di una passeggiata a bordo di una "barca a fondo piatto", i visitatori potranno scorgere gli aironi cenerini, le pavoncelle upupa o ancora le monachine eleganti, che rappresentano solo una piccola parte delle 136 specie di uccelli nidificatori che hanno trovato rifugio all'interno di questo paradiso verde.