Nel lontano IV secolo, le ostriche del Bacino di Arcachon erano molto ambìte dagli Antichi Romani. Poco consumate durante tutto il Medioevo, suscitarono nuovamente l'entusiasmo, da allora mai scemato, dei buongustai nel XVI, XVII e XVIII secolo.
Inizialmente, il Bacino di Arcachon era popolato dall'ostrica comune, detta anche "gravette" (Ostrea edulis). Ma nel 1868 un bastimento bretone carico di ostriche concave portoghesi, sorpreso dalla tempesta, dovette cercare riparo nel bacino. Bloccati per vari giorni, i membri dell'equipaggio dovettero constatare, loro malgrado, che le ostriche erano tutte avariate o lo sarebbero comunque state all'arrivo a destinazione, e le gettarono in mare.
Tuttavia, alcune di esse, più tenaci, non essendo ancora passate a miglior vita, apprezzarono il luogo e lo condivisero con la gravette per lunghi anni.
In fin dei conti, con un rendimento superiore a quello dell'ostrica comune, l'ostrica concava portoghese ottenne i favori degli ostreicoltori ed è quella che si degusta ancora oggi.
Per assaggiarla, non c'è niente di meglio della scoperta dei molteplici sapori dell'ostrica del Bacino di Arcachon nella capanna di un ostreicoltore. Questi vi farà conoscere con vero piacere il suo mestiere e il frutto dei suoi sforzi intorno a un tavolo imbandito con limone, pane, burro e vino bianco.
Degustazione nella capanna: 6 ostriche da 5,50 a 6 euro
12 ostriche da 8 a 9 euro.
Il Bacino di Arcachon, peraltro, ha dato vita alla Strada dell'Ostrica, nel periodo estivo, sulla quale si svolgono numerose manifestazioni: festival, concerti, regate? in scenari sorprendenti.
Per qualsiasi informazione: Ufficio Turistico di Arcachon.