Fino a inizio '900 Lacanau non era altro che un piccolo comune la cui economia poco aveva a che fare con villeggianti e ombrelloni sulla spiaggia. Fu una società che si occupava di immobiliare e ferrovie, capitanata da un certo Pierre Ortal, a lanciare il paesino e farne una meta turistica. Cominciò dunque un veloce sviluppo accompagnato e incentivato dall'arrivo dei primi collegamenti via treno e dalla nascenta industria alberghiera.
Oggi Lacanau offre almeno una quindicina di chilometri di spiaggia attrezzata e trova negli sport nautici la sua maggiore attrazione, accogliendo, tra l'altro, ogni anno ad agosto una manifestazione internazionale di surf, il Lacanau Pro.
Bagnata dall'oceano Atlantico, a una quarantina di chilometri da Bordeaux, oltre alla spiaggia offre almeno un paio d'altri ambienti dal paesaggio molto diverso: la città e il lago. La prima, malgrado qualche sparuto ricordo di un ormai lontano stile Belle Epoque che rimane a disegnare le ville d'inizio secolo, è stata sommersa nella dubbia estetica delle case vacanze anni '70. Il lago ospita invece, nei dintorni, un ambiente interessante fatto di stagni e foreste, dalla ricca fauna.
Inutile dire che Lacanau è una località conosciuta soprattutto come meta per gli sportivi che d'estate vengono qui a praticare il surf, il kite surf, la vela e lo sci nautico.
Il suo paesaggio particolare si presta però anche ad altre attività, come il golf. Un campo di 18 buche attraversa la foresta di Lacanau e i suoi paesaggi variegati fatti di pini, strisce di sabbia e ostacoli d'acqua.
Il lago e la foresta potrebbero diventare tra l'altro lo scenario di una passeggiata o di un'uscita in bicicletta.
Costruita praticamente da zero all'inizio del '900 e sviluppatasi in maniera consistente a partire da fine anni '70, Lacanau non è certo il luogo da scegliere per una vacanza all'insegna della cultura e pochissimi sono i monumenti da non perdere. Spulciando, siamo riusciti a trovare una chiesa del 1775, dedicata a Saint-Vincent, e un monumento in onore di Pierre Ortal, principale fautore del successo di Lacanau come meta turistica.
A chi non ha intenzione di passare la vacanza né a fare surf né a giocare a golf e che, in un paio di giornate, ritiene aver terminato le possibili attività in zona, non resta che prendere un treno e andare a farsi un giro a Bordeaux.
Una curiosità: anche se il dialetto è ormai quasi estinto, potrete divertirvi a leggere qualche articolo in occitanico sul giornale locale "Lo Sarmonèir".
Nei ristoranti della zona troverete molti piatti a base di pesce, come d'obbligo in ogni stazione balneare che si rispetti. Tra le specialità della Gironda, regione di cui Lacanau fa parte, sono da assaggiare le ostriche di Arcachon, il caviale dell'estuario della Gironda, da alternare a piatti di carne locale, come l'agnello di Pauillac o il manzo di Bazas.
Il tutto da innaffiare con i grandi vini della regione, l'Aquitania, che produce ben un quarto della produzione francese.
Meglio andare sul sicuro e puntare sul vino: una bottiglia di Médoc, Saint-Estèphe, Margaux o Saint-Emilion sapranno soddisfare il palato degli amici a casa e ricordare l'ebrezza di una vacanza al mare anche durante l'inverno.