Sebbene la fauna sia particolarmente discreta in questo paesaggio, con la flora ci si rende rapidamente conto della falsa aridità dei Calanchi. Sono state recensite circa novecento specie diverse, vale a dire 1/5 delle specie note in Francia. Tra queste si trovano dei "sopravvissuti glaciali", come il lentisco, una specie vegetale risalente al Terziario, e una ventina di specie protette. Limitate dagli elementi (aridità, spruzzi delle onde, vento e salinità), le specie presenti nei Calanchi non formano enormi tappeti al suolo, ma si inerpicano qua e là e restano di dimensioni relativamente ridotte. Il terreno è coperto principalmente da piante della garriga: querce spinose, timo, brughiera e rosmarino e da alcune pinete dove crescono i pini d'Aleppo. È difficile immaginare che un tempo i Calanchi erano ricoperti da una foresta di querce verdi dove crescevano filliree, terebinti, pistacchi, lentischi e altri ulivi selvatici, distrutti dagli incendi del 1971, 1979, 1990 e 1994 (spesso dolosi). Si possono tuttavia osservare le reliquie di questo passato, in fondo alle valli dove si accumula la terra. Sul lungomare sono le piante dette alofile (che resistono al sale e agli spruzzi delle onde) che popolano il paesaggio, come il finocchio marino o il limonio. I ghiaioni di pietra, invece, nascondono una specie endemica, rara e protetta, che si trova soltanto tra Marsiglia e Tolone: l'erba di Gouffé.