Tra le sue attrazioni, il Bund è certamente imperdibile: immenso viale-banchina che costeggia il fiume Yangzi, esso è percorso dai grappoli di zatteroni, che costeggiano gli edifici delle numerose banche e delle imprese straniere che si sono radicate degli anni trenta. Non stupitevi se, tra i suoi soprannomi, Shangai abbia anche quello di Venezia o Parigi d'Oriente.
A nord di Shanghai, scoprite le ricchezze della vicina provincia di Jiangsu, iniziando da Suzhou e i suoi canali, soprannominata anch'essa la "Venezia Cinese" (da Marco Polo), quindi Nankin e la sua Montagna Porpora, e infine Taihu a Wuxi, un'altra "Venezia cinese", che occorre sbrigarsi a scoprire prima che le devastazioni della modernità sfrenata se la portino via.
Parigi d'Oriente, paradiso dello shopping, i soprannomi di Shanghai rendono bene l'idea, infatti questa megalopoli potrebbe fare concorrenza a New York, Dubai e Londra e Hong Kong. Le idee regalo non mancano. Abiti in seta, rotoli di pittura su seta, oggetti o sigilli scolpiti in pietra morbida, spille, porcellane, antichità vere o false, materiali di calligrafia, aquiloni, prodotti di pasticceria...c'è solo l'imbarazzo della scelta. Shanghai pullula di negozi e boutique di qualsiasi genere aperti sette giorni su sette e fino alle 22:00. Nanjing è la strada commerciale più conosciuta, Huaihai è la via più elegante dove si concentrano i grandi brand, come Kenzo, Boss e Gucci, che attirano i giovani alla moda. La via di Sichuan è una delle più popolari e propone dei prodotti a buon mercato. Infine Tibet è molto turistico, ideale per acquistare qualche souvenir, ma anche dei prodotti gastronomici. Gli amanti degli shopping center giganti si recheranno nel quartiere moderno di Hujiahui.
A dimostrazione dell'importanza assunta dai pasti in Cina, uno dei modi di dire buongiorno, "paole ma", significa "sei sazio"! Generalmente, la cucina del Sud è più speziata di quella del Nord, e leggermente dolce. In generale, nei ristoranti, tenuto conto della grande varietà di piatti e dell'impossibilità di leggere un menù in cinese, sarebbe meglio visitare le cucine e indicare direttamente quello che si vuole assaggiare! La birra, pijiu, è disponibile praticamente ovunque, così come le bibite gassate, compresa la Coca Cola. Assaggiare anche i superalcolici, come il maotai. In tutta la Cina si mangia con le bacchette (kuaizi significa le veloci), si beve il tè (giallo o rosso) e soprattutto della birra. La zuppa (brodo leggero) viene servita alla fine del pasto per facilitare la digestione. I pasti quotidiani sono rappresentati da tagliatelle e soprattutto da tiaozes (deliziosi ravioli fritti alle verdure). Il dessert non è di rigore. Attenzione, i ristoranti locali chiudono alle 20:00 e i ristoranti dei grandi hotel non sono necessariamente, malgrado le tariffe praticate, i luoghi migliori per gustare una cucina autentica. In compenso la qualità e la freschezza solitamente non mancano.
Le minoranze etniche del Sud conservano molte tradizioni. Tra queste: lancio di petardi illuminati, durante le festività molto familiari del Capodanno, per scacciare gli spiriti malvagi. la festa che consiste nel bruciare il denaro (banconote) o delle immagini che rappresentano beni di consumo, il giorno dei Morti, per aiutare chi è deceduto ad avere una permanenza piacevole nell'aldilà. Chi passeggia al mattino potrà incrociare, sia sul Bund di Shanghai che nei parchi di Pechino o Kunming, degli uomini che praticano il Taï Chi Chuan. Gli anziani si dedicano alla cura degli uccelli, tenuti in gabbia. Si organizzano anche gare di canto e mercatini, che durano tutta la giornata. Ovunque, si trova anche: la passione del gioco d'azzardo, ad iniziare dalle partite di scacchi cinesi, di mah-jong e di carte, che vengono disputate sul marciapiedi. Le etnie del Sud sono molto legate ai loro strumenti musicali e alle loro musiche tradizionali. Ogni festa è un'occasione per suonare e cantare. Ciò non impedisce però ai giovani di appassionarsi, invece, al karaoke (anche la città più piccola possiede una sala).
Tra gli usi e i costumi del paese, esiste quello di scambiare i biglietti da visita alla fine di un incontro. Potrete dunque utilizzare i vostri a tale proposito. Lo scambio si effettua utilizzando entrambe le mani. Il cognome precede sempre il nome. L'uso di quest'ultimo è riservato solo agli intimi e ai familiari. Inoltre, i cinesi si scambiano regali in carta brillante, di colore rosso. La gentilezza richiede che colui che riceve il regalo non lo apra davanti a chi glielo ha donato, ma più tardi. I ringraziamenti eccessivi non sono ben visti. Un consiglio: se dovete fare un regalo a un cinese, non scegliete un orologio. L'omonimo di tale parola significa, infatti, in cantonese "sepoltura". Allo stesso modo, gli oggetti taglienti (coltelli...) hanno un significato negativo, come, per esempio, la rottura di un'amicizia.
Evitare di scegliere i "gran tour della Cina" proposti nei cataloghi. Templi pieni di visitatori, difficoltà di trasporto e frustrazione di non potersi muovere a proprio piacimento sono spesso causa di grande delusione. La Cina è un continente e non si può "visitare" un continente in una volta sola.
Molto meglio limitare le ambizioni a una sola regione. Perciò, è preferibile rivolgersi a un tour-operator davvero specializzato in viaggi su misura per questa destinazione, e seguire i consigli di chi è esperto.
Per quanto riguarda le differenze culturali è da sapere che non vi è nulla di peggio per un cinese che fare brutta figura. Urlare e gesticolare fanno pittosto ridere e non servono a risolvere alcuna situazione. La pazienza asiatica si impara in Asia.
Cosa mettere in valigia?
A condizione di evitare gli abiti troppo provocanti, i Cinesi non si formalizzano molto per quanto riguarda l'abbigliamento. Meglio pensare a qualcosa di pratico e leggero: t-shirts e le giacche a vento si possono acquistare in loco a un prezzo conveniente. In inverno, un maglione pesante, portato sopra abiti caldi, pantaloni e un grosso parka sono di rigore. Nella stagione delle piogge, gli abiti di cotone si rivelano i più comodi, poiché il caldo è intenso, senza dimenticare un impermeabile e delle scarpe che non temono l'acqua! Per quanto riguarda le medicine, i cambiamenti delle abitudini alimentari possono portare a mal di stomaco (bruciori...): ricordarsi dunque di portare delle pastiglie, soprattutto se viaggiate attraverso il paese. Una precauzione: fate fotocopie del vostro passaporto e delle copie delle vostre fototessere, poiché vi saranno utili in caso di perdita dei documenti.
Siate vigilanti a Shanghai: capita spesso che giovani cinesi che parlano inglese avvicinino dei turisti, all'inizio semplicemente per fare conoscenza e per fare pratica con il loro inglese ma, subito dopo, vi propongono di visitare una "sala da tè" a tariffe esorbitanti (diverse migliaia di yuan), una sala massaggi o ancora un "bar di ragazze". Una volta sul posto, imponenti "gorilla" non vi lasciano altra scelta che pagare il conto: in breve, delle truffe organizzate!