Sono i solitari che si avventureranno nell'immensità della Cina occidentale alla ricerca di esotismo. A migliaia di chilometri dalla costa gremita dell'est, le province dell'ovest si estendono dallo Xinjiang a nord fino allo Yunnan a sud. Gli avventurieri vi scopriranno un mosaico di popoli e le nette influenze dei paesi confinanti come la Birmania e il Vietnam. È probabilmente la provincia dello Yunnan che ci resterà impressa nella mente, una delle più belle della Cina, con la sua eterna primavera, i fiori colorati, le foreste pluviali scampate al mondo e le pagode. La fine della Grande Muraglia Cinese a nord ci porta in un altro tempo, mentre i viaggiatori credono di sognare quando vedono la vegetazione raggiungere la sabbia nel deserto del Gobi. Dalla Via della seta fino alle rive del Mekong, vi attende un giro turistico indimenticabile. Chi resisterà al richiamo di nomi esotici e insoliti come la Foresta di Pietra di Kunming, le risaie su terrazze di Longji, la Gola del Salto della Tigre, lo Stagno del Drago Nero o la Sorgente delle Farfalle di Dali? I più sognatori vi si recheranno senza neppure rifletterci su. In programma: scoperta delle grotte, cascate e risaie, visita di luoghi come le Tre Pagode di Dali o la Muraglia di Xi'an, incontro con una fauna rara ma sontuosa e viaggio gastronomico attraverso le province occidentali della Cina.
La regione nordoccientale dello Xinjiang si trova veramente nel cuore dell'Asia. Appartiene alla Cina ma la sua vicinanza con altri popoli asiatici ha creato una cultura unica ed eterogenea che ha radici antichissime. Circa la metà della sua popolazione è di etnia uigura, una popolazione turcofona di religione islamica che si è stabilità nella ragione convivendo con i cinesi Han.
Un viaggio nello Xinjiang vi guida alla scoperta di una regione multietnica guardiana di antiche tradizioni. Partiamo da Kashgar, storica città lungo la via della Seta, che ogni domenica ospita il mercato degli animali. Le strade si riempiono di pecore e capre dove in un contesto chiassoso e frenetico vengono vendute per la loro pelle o la loro carne. Con loro giungono dalle regioni circostanti uomini dalle lunghe barbe per vendere yak e cammelli. Nel giorno del mercato è possibile gustare alcuni dei cibi tradizionali come il samsa, una croccante piadina riempita con carne di agnello. La parte vecchia della città è stata demolita perchè non ritenuta sicura, ma si conserva ancora un piccolo quartiere a 15 minuti dal Kashgar Bazaar dove è stata ricostruita parte della città vecchia ricreando l'eleganza dell'architettura turca.
Questa regione in passato nodo cruciale della via della Seta, negli ultimi tempi è stata testimone di violenti scontri tra l'etnia uigura e i cinesi Han a causa delle mire indipendentiste dei primi. La regione infatti ha ben poco dei tratti cinesi a cui siamo abituati: è il vero centro dell'Asia dove diverse etnie si sono mescolate, dove il cibo ha una chiara influenza turca e dove l'arido panorama è costellato di esempi di arte islamica, turca e kazaka.
Percorrendo i 14.000 chilometri che collegano Kashgar ad Abbottabad in Pakistan si ammira un paesaggio incredibile in continua evoluzione. Le accidentate montagne color rosso lasciano il posto a pronfonde gole di nuda roccia per poi cambiare ancora una volta e lasciare il posto a prateria popolata da yak e cammelli. Qui è possibile ammirare il lago Karakul (il lago nero) ma le sue cristalline acque sono in realtà di uno splendido color azzurro turchese. Qui ci si trova sulle montagne Tian Shan e data l'altitudine respirare a volte non è facile. Siamo presso il confine col Pakistan e ai turisti stranieri non è permesso varcarlo anche se le motivazioni non vengono spiegate.
Spostandosi verso nord le praterie vengono sostitutite da dune di sabbia man mano che ci si avvicina verso la Mongolia e il Deserto dei Gobi. Ci addentriamo ad Urumqi, la capitale della provincia, situata in una delle depressioni più profonde al mondo. Urumqi è una città moderna e multietnica di 3 milioni di abitanti con molte aree verdi. A 2500 km dalla costa è considerata la metropoli più isolata al mondo. Si trova ai piedi dei monti Tianshan ed è proprio qui che si può ammirare il ghiacciaio più grande dei monti Tianshan.
A 150 km da Urumqi si erge la piccola cittadina di Turpan, la città più bassa della Cina, celebre per i suoi sitemi di irrigazione tradizionali, la produzione di uva e le rovine di antichi villaggi. Alle porte della città si apre l'arido deserto ma gli abitanti hanno saputo sapientemente rendere fertile quest'angolo di terra sperduta. Qui si stagliano le montagne Fiammeggianti, le grotte dei mille Buddha di Bezeklik - 77 grotte scavate nella pietra decorate con murales che rappresentano Buddha - i villaggi uiguri come Tuyoq, le tombe di Astana e le rovine delle città di Jiaohe e Gaochang. Lo Xianjiang è una delle regioni cinesi più remote ma racchiude in sé numerose bellezze culturali e naturali che meritano assolutamente una visita. Questo concentrato di culture aspetta solo di essere scoperto e ammirato.
Gli amanti dello shopping non resteranno delusi tra l'artigianato locale e i numerosi mercati che contano le province dell'ovest della Cina. Non perdetevi il mercato dei fiori e degli uccelli di Kunming (Yunnan), dove i visitatori troveranno, oltre ai numerosi oggetti, diversi oggetti souvenir da portare a casa. Potrete inoltre gironzolare al mercato di Yangshuo (Guangxi) dove rimarrete stupiti dalle bancarelle di frutta e verdura o davanti ai colori dell'artigianato locale della città. Quali souvenir acquistare per i vostri amici o familiari? Ricami e porcellane dello Shaanxi, un pezzo unico dell'artigianato locale del Lijiang o una delle numerose bamboline etniche del mercato di Yangshuo.
Avviso a tutti i viaggiatori che si recano nelle province dell'ovest della Cina, molti piatti non mettono proprio appetito talmente escono dall'ordinario! Piatti come la zuppa di trippa o a base di tartaruga faranno rabbrividire alcuni. Comunque tranquillizzatevi, il resto della cucina cinese è apprezzato dai turisti: i noodle "che attraversano il ponte" di Kunming, la cena di ravioli o lo Yangrou Paomo dello Shaanxi, il pollo piccante del Guizhou o i numerosi piatti dello Xinjiang ispirati alle regioni centrali dell'Asia. Questi piatti deliziosi sono impregnati della diversità che caratterizza l'ovest della Cina. Per accompagnare questi piatti, i viaggiatori degusteranno i numerosi tè cinesi, la grappa di riso e della birra.
Il periodo ideale per visitare le province dell'ovest della Cina è in autunno o in primavera. Si evitano così le piogge torrenziali estive del sud ovest e le temperature estreme del nord ovest. La Cina è un paese da scoprire in modalità avventurieri. Per esplorarlo pienamente bisogna dedicare a questo paese diversi mesi e sarà opportuno prendere dei bagagli pratici da trasportare, soprattutto se si fanno molti tragitti in autobus. Numerosi itinerari nell'ovest della Cina sono decisamente interessanti, come ad esempio una crociera sul fiume Lijiang, un trekking nel deserto del Gobi (la maggior parte delle escursioni partono da Yinchuan nel Ningxia) e chiaramente la leggendaria Via della seta, con le varie tappe nelle tante oasi che la costellano. Molto tempo prima del vostro soggiorno in Cina, controllate la data di scadenza del vostro passaporto per non essere presi alla sprovvista! Il passaporto deve essere valido per almeno 6 mesi dalla data di partenza e deve contenere due pagine vuote. Per ottenere il visto turistico, occorre compilare il modulo ufficiale per la richiesta del visto con una foto di identità, fotocopiare i biglietti aerei, la prenotazione alberghiera o dell'alloggio, avere un attestato di assicurazione internazionale e una dichiarazione dei redditi o un certificato di iscrizione universitaria.