Situata in Georgia, grotta Krubera (conosciuta anche come Cavaerna Voronya) vince ad oggi il record come grotta più profonda del mondo, con i suoi 2.197 metri. Il nome nasce dal riferimento in onore del grande speleologo russo Alexander Kruber; un profondissimo onore a dirla tutta, considerato che la cavità naturale è addirittura riuscita a sottrarre il record alla Lamprechtsofen, la grotta austriaca che fino ad 80 metri fa deteneva il primato. Il suo ingresso, situato sul massiccio di Arabika (Caucaso occidentale) è il punto di partenza di molti professionisti del settore, speleologi temerari avidi di scoprire cosa ancora questo pianeta ci nasconde e fare così la storia nel loro campo di studi.
Visitare le grotte Krubera però non è una passeggiata: gli speleologi che in questi anni sono arrivati a scoprirne il punto più remoto hanno dovuto attraversare, nel corso di settimane intere di spedizione, ogni tipo di difficoltà: passaggi sempre più stretti, pozze d'acqua profonde e temperature sempre più rigide, il tutto con provviste contate e tonnellate di equipaggiamento necessario appresso.
"Sono state necessarie diverse spedizioni, durante le quali, un po' per fortuna e grazie alla prontezza e alla preparazione della squadra, siamo riusciti gradualmente a farci strada lungo il sentiero verso il nucleo del pianeta" affermano gli speleologi a capo di questo ciclo di escursioni all'interno della gola "il nostro è stato un vero e proprio viaggio, siamo partiti preparati e allenati, pronti a tutto pur di scavare più a fondo, ma non è stato semplice: ci è capitato di dover persino togliere le maschere d'ossigeno per incastrarci in corridoi naturali altrimenti impossibili da percorrere".
Viaggio per nulla rilassante ma che ha giovato molto alla scienza: dopo aver superato i 2000 metri di profondità lo scorso Ottobre, gli studiosi sono finalmente riusciti a discendere un pozzo sotterraneo da loro denominato " Millennium" per poi arrivare, qualche passaggio e qualche pozzo più in là, ad una camera dalle pareti e dal pavimento sabbioso a 2080 metri di profondità. La nuova "fine del mondo" costituisce un record fino a prima inimmaginabile per gli speleologi di tutto il mondo, ed è per questo stata chiamata "Game Over".
Che sia davvero la fine dei giochi? La grotta ha regalato al mondo un record e un nuovo animaletto, il collembolo, e siamo sicuri che se la speleologia attuale sia riuscita arrivare fino a qua, con l'evoluzione della tecnica potremmo avere altre nuove, emozionanti sorprese anche negli anni a venire.