Pubblicato il 09/09/2021 (Modificato il 30/09/2021)

#Curiosità #Egitto

Il segreto della Mummia Urlante

Per anni è stata chiamata la "Mummia Urlante" per la sua bocca spalancata, quasi in preda ad uno spavento improvviso. La verità della Principessa Meret Amun è finalmente venuta a galla: è stato un infarto a stroncarle la vita.

© Andrea Izzotti/123RF

La mummificazione è stata una pratica adottata da diverse culture al fine di manterene intatte le sembianze del defunto nel trapasso all'aldilà, come una sorta di protezione per l'anima, affinchè potesse vivere per sempre. La civiltà che più di tutte ci ha regalato una testimonianza di questa pratica unica nel suo genere è quella Egizia. Per gli egiziani, infatti, il rito della mummificazione era sacro e riservato ai ceti ricchi, al fine di rendere immortale la vita. Ma come avveniva concretamente?

La mummificazione

La mummificazione consisteva nel svuotare il corpo dagli organi interni, attraverso gli orifizi naturali e sottoporlo a numerosi lavaggi, alcuni dei quali avvenivano nelle acque del Nilo, tra un'operazione e l'altra.

Il processo cominciava pochissime ore dopo la morte e durava quasi 70 giorni. Gli organi prelevati venivano conservati e i cadaveri venivano trattati con prodotti a base alcolica, successivamente il corpo " svuotato" veniva riempito di segatura o oggetti, per poi essere totalmente avvolto con bende. Il rituale religioso prevedeva l'aggiunta di amuleti e beni preziosi che, in teoria, il cadavere avrebbe dovuto portare con sè durante il "viaggio" . Questa pratica era talmente meticolosa e ben studiata che lasciava intatte persino le impronte digitali e i lineamenti facciali dei cadaveri.

Una vera e propria arte, anche se un po' macabra!

© Natalya Okorokova/123RF

La Principessa Meret Amun

La Principessa Meret Amun, rinvenuta 1881, vicino a Luxor, in Egitto, per tantissimo tempo è stata chiamata la Mummia Urlante a causa della posizione innaturale del volto e del corpo, quasi ad aver lanciato l'ultimo grido di dolore prima della sua morte. Finalmente, oggi, la Mummia ha un nome e una spiegazione scientifica. La povera principessa, vissuta più di 3.000 anni fa, è morta di infarto fulminante molto giovane.

La notizia ci arriva dall'archeologo Zahi Hawass, ex segretario del Consiglio supremo delle Antichità d'Egitto, e Sahar Saleem, professore di radiologia all'Università del Cairo, i quali, finalmente, danno un'identità e una storia alla mummia che tanto ha fatto fantasticare esperti e appasionati.

La giovane principessa sembrerebbe aver perso la vita per un infarto fulminante: questo il parere degli esperti. Il verdetto è stato evinto dalla posizione del corpo e dalla bocca spalancata che, probabimente, si era già irrigidita durante il processo di imbalsamazione. Ma c'è di più. Sembrerebbe che la ricca e giovane ragazza non se la passasse troppo bene, nonostante la vita agiata; dalle analisi effettuatuate sulla mummia, infatti, sono emersi diverse patologie e, in particolare, una forma degenerativa di aterosclerosi che le aveva compromesso le arterie coronarie, provocandole l'infarto.

Anche nel suo corpo furono ritrovati numerosi oggetti preziosi, eleganti teli e spezie profumate e fu avvolta in bende di lino pregiato: speriamo le abbiano portato fortuna e un po' di sollievo.