Pubblicato il 12/09/2022

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L'Isola di Tavolara, un paradiso naturale che nasconde miti e leggende nel cuore del Mediterraneo

In Sardegna, l'Isola di Tavolara offre dei paesaggi impressionanti, dai lunghissimi litorali di ciottoli e sabbia fine alle montagne rocciose e calcaree in cui praticare una faticosa via ferrata, ma alla fine lo sforzo è ripagato dalla meravigliosa vista a 360 gradi sul Mar Tirreno, sulla Sardegna, sulla cittadina di Olbia, e lontano all'orizzonte, anche sulla Corsica.

© travelwild/Shutterstock

Bagnata dal Mar Tirreno e situata al largo della Sardegna nord-orientale, poco lontana da Olbia, l'Isola di Tavolara si presenta come un promontorio di granito bianchissimo con una delle sommità che raggiunge ben 560 metri di altitudine, conosciuta come Punta Cannone. Riconoscibilissima grazie alla sua caratteristica forma rettangolare, che secondo la leggenda sarebbe una testimonianza delle sue origini divine, l'Isola di Tavolara è un vero e proprio paradiso naturale costellato di grotte nascoste, calette incontaminate, vertiginose pareti verticali, ma anche spiagge di ciottoli e sabbia dorata, con il limpido mare sardo che fa da cornice a questa oasi di pace e tranquillità.

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L'Isola di Tavolara

Le due estremità dell'Isola di Tavolara rappresentano i luoghi più accessibili dai visitatori. Ad ovest, il Capo dello Spalmatore di Terra è rivolto verso Porto San Paolo, da dove partono regolarmente le imbarcazioni che, in soli 20 minuti, attraversano il golfo e approdano sul piccolo molo dell'isola, situato tra gli unici due ristoranti del posto. Questo luogo costituisce il punto di partenza del percorso di trekking, che dalla spiaggia si inerpica tra i sentieri di montagna, attraversa una via ferrata con l'accompagnamento di una guida esperta e sale fino alla cima di Punta Cannone, da dove si gode di un panorama mozzafiato sulle coste della Sardegna e della Corsica.

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Ad est, invece, la maggior parte del territorio dell'Isola di Tavolara, che comprende la Spiagga Cala di Levante e la Punta Timone, è occupato da una base militare NATO, che ospita tre antenne alte ben 200 metri, destinate alle telecomunicazioni terrestri a lunghissimo raggio e a bassissima frequenza. Nella base militare c'era anche un vecchio faro, ma oggi è caduto in disuso a causa di un errore strategico di costruzione: posizionato troppo in alto, il fascio di luce era spesso nascosto dalle nuvole, rendendo inefficace l'infrastruttura.

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Le bellezze naturali

Grazie alle sue eccezionali bellezze naturali e ai suoi meravigliosi paesaggi da salvaguardare, l'Isola di Tavolara fa parte dell'Area Marina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, insieme alle vicine isole di Molara e di Molarotto. Si tratta di una zona vasta 15.000 ettari, che comprende ben 76 km di litorale, e che sulla sola isola si riassume in un meraviglioso percorso ad anello, percorribile in circa mezz'ora, durante il quale poter ammirare la verdeggiante flora locale fatta di ginepri, rosmarino e lentisco, habitat di varie specie animali che popolano la zona. Il sentiero offre scorci indimenticabili su tutta l'area circostante, le spiagge, le pinete di Budoni, Porto San Paolo, Olbia e Golfo Aranci e sul mare che conserva le immense praterie di Posidonia oceanica, le spugne policrome e un'ampia varietà di pesci coloratissimi, visibili durante le immersioni subacquee e lo snorkeling.

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Tra leggenda e realtà

In questo paradiso naturale non mancano le leggende tramandate di generazione in generazione dagli abitanti del posto. La prima riguarderebbe la sua forma, riconducibile mitologicamente alla nave dei Feaci, che riportò Ulisse in patria, attirandosi così le ire di Poseidone che la pietrificò e diede vita alla montagna calcarea visibile ancora oggi. Ma non è tutto: secondo un'altra leggenda, l'Isola di Tavolara sarebbe il più piccolo regno del mondo!

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La storia narra che, nel 1836, Carlo Alberto di Savoia giunse sull'isola presentandosi agli abitanti con la frase "Io sono il Re di Sardegna". Pensando che si trattasse di uno scherzo, il pastore Giuseppe Bertoleoni rispose "E io sono il re di Tavolara!". Se Carlo Alberto sembrava aver riconosciuto l'indipendenza di Tavolara grazie al dono di un orologio d'oro, una pergamena arrivata poco dopo lo smentì, poiché Giuseppe e i suoi eredi vennero infeudati. Nel frattempo, però, malgrado la nobiltà di questa famiglia non sia legalmente riconosciuta, i successori continuano ad attribuirsi il titolo di re di Tavolara, con tanto di foto di famiglia custodita in una sala di Buckingham Palace, a Londra.

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