Pubblicato il
08/09/2015
(Modificato il 25/09/2015)
#Natura#Italia
Viaggio tra le montagne del Lagorai
Filippo Baldi
Cinque giorni di avventura, tra creste rocciose e foreste incontaminate. Difficilmente incontrerete qualcuno sulla vostra strada poiché questo è uno dei pochi sentieri poco battuti dagli alpinisti. Non parliamo né del Canada né dell'Himalaya. Siamo in Trentino, sull'alta via Translagorai.
Non c'è bisogno di andare lontano per vivere l'avventura, specialmente nel nostro paese, e la Translagorai ne è la prova uteriore. Si tratta di un trekking abbastanza impegnativo, circa 5000 metri di dislivello affrontati mediamente in 5 giorni, che attraversa completamente il massiccio del Lagorai, dalla località di Vetriolo Terme, in Valsugana, fino al passo Rolle.
L'intero percorso è ben attrezzato a livello di sentieri, purtropo non si può dire altrettanto dei rifugi che, alquanto raramente, si incontrano sulla via. La maggior parte degli escursionisti, infatti, consiglia di partire con la propria tenda, appoggiandosi, alla peggio, ai bivacchi presenti sul sentiero. Forse le vostre notti non saranno comodissime, ma lo spettacolo che vi riserva l'alba ripagherà ampiamente il sacrificio.
La varietà di panorami che possono essere ammirati è davvero notevole: dai dolci pendii di conifere si passa alla roccia viva quando si superano i 2300 metri di altitudine. I panorami sono comunque spettacolari, e una volta giunti nella zona più spettacolare delle Dolomiti, verso Passo Rolle, è facile ammirare il fenomeno dell'Enrosadira: il colore rosa-violaceo assunto dalle cime al momento dell'alba o del tramonto.
Lungo la Translagorai, inoltre, si incontrano numerose testimonianze del primo conflitto mondiale, quando la zona faceva parte del fronte austrungarico e, ancora oggi è frequente trovare effetti personali degli alpini che vi combatterono.
Anche d'inverno le cime della catena del Lagorai mantengono il loro fascino, non solo scenografico ma anche sportivo. I pendii innevati, infatti, sono tra i più adatti allo scialpinismo, e offrono discese davvero esaltanti.
Una piccola nota dolente riguarda la difficoltà organizzativa: il sentiero infatti è lungo circa un'ottantina di chilometri e non è un anello. Se si raggiunge il punto di partenza con mezzi propri, dunque, si pone il problema di come farvi ritorno una volta completato il percorso. Più fattibile arrivare all'inizio del sentiero translagorai con i mezzi pubblici: in treno da Trento a Levico, e poi in bus fino a Vetriolo. Al ritorno, da passo Rolle, è necessario prendere una corriera che però, purtroppo, non è molto frequente.