Nel sud dell'India c'é una città sommersa che riemerge dopo 40 anni
Veronica Murgia
Dopo 40 anni il mare restituisce quel che resta della città di Dhanushkodi, scomparsa tra le onde durante un terribile ciclone che ha cambiato per sempre il volto di questa porzione di India.
É accaduto tutto molto in fretta, nel giro di qualche giorno...
Siamo nel dicembre del 1964 il ciclone Rameswaram, orignatosi nell'Oceano Indiano, prende potenza e si dirige verso lo Stetto di Palk, quella sottile linea di sabbia lunga 18 km che collegava l'India allo Sri Lanka. La terra inizia a sprofondare letteralmente sotto i piedi degli abitanti di Dhanushkodi....fine della storia.
Oggi, dopo più di 40 anni il mare ci ha restituito quel che resta della città di Dhanushkodi, con le sue rovine, i binari arrugginiti della ferrovia che arrivava fino a li, oltre che case, templi e altri edifici. Recentemente, complici i cambiamenti climatici in corso e gli assestamenti tellurici della placca continentale asiatica, i resti di Dhanushkodi sono tornati in superficie. La città fantasma, abitata da qualche senzatetto con le sue capre, é diventata una delle mete turistiche più conosciute di questa parte d'India e la sua riemersione dagli abissi, contamporaneamente all'emergere di nuove zone sabbiose a largo del Ponte di Rama (o Ponte di Adamo, secondo la traduzione inglese) ha contribuito alla creazione del progetto edilizio di collegare India e Sri Lanka con una linea ferroviaria, inaugurato nel luglio 2005. I lavori non sono ancora conclusi e sono in molti, tra ambientalisti e fedeli a interrogarsi sulla reale necessità di quest'opera.
Costruita su una striscia di sabbia poco al di sopra del livello del mare la città di Dhanushkodi era un punto davvero strategico per l'India, non solo geograficamente, ma anche economicamente, motivo per cui vi venne costruita la ferrovia.
Inoltre già in tempi remoti, l'intera isola era meta di pellegrinaggi, ed erano moltissimi i templi presenti nei dintorni di Dhanushkodi;
motivo dell'importanza della città, dal punto di vista religioso, era la presenza del, così detto Ponte di Rama, una sorta di ponte naturale fatto di isole di sabbia che collega direttamente l'isola di Pamban allo Sri Lanka.
In passato infatti questa sottile striscia di terra doveva esser ben più evidente, tanto da alimentare la leggenda che fosse stato lo stesso Dio Rama a comandare la costruzione del ponte, per poter arrivare in Sri Lanka a liberare la sua sposa, tenuta prigioniera.
Agli inzi del 900' oltre dal punto di vista religioso, l'Isola di Pampan divenne importante anche per motivi economici e politici e si trasformò in una sorta di frontiera- porto per lo stoccaggio di navi e passeggeri, aumentò il numero dei villaggi dei pescatori, si costruirono strade e la ferrovia per collegarsi alla terra-ferma.
Dopo pochi anni iniziarono i primi problemi: la striscia di sabbia inizia a sprofondare di diversi metri a causa di un movimento tettonico verticale che già non lasciava intendere nulla di buono.
Siamo nel 1949, ma nonostante questi segnali di avvertimento, la gente del luogo ha continuato a vivere sulla costa dell'isola di Pambam, fino al 1964, quando un nuovo movimento tellurico aveva fatto affossare ulteriormente il terreno, facendolo arrivare quasi a livello del mare: era il 19 dicembre. Il vero colpo di grazia per la città di Dhanushkodi fu però il potente ciclone che si abbatté qualche giorno dopo sul Golfo del Bengala (22-23 dicembre) e che spazzò l'intera isola di Pambam con venti che sfiorarono i 280 km/h, e sollevarono onde anomale alte fino a 7 metri. Furono proprio le onde a portarsi via la città e tutti i suoi abitanti.Il vero colpo di grazia per la città di Dhanushkodi fu però il potente ciclone che si abbatté qualche giorno dopo sul Golfo del Bengala (22-23 dicembre) e che spazzò l'intera isola di Pambam con venti che sfiorarono i 280 km/h, e sollevarono onde anomale alte fino a 7 metri. Furono proprio le onde a portarsi via la città e tutti i suoi abitanti.
Dall'altro capo dell'isola invece, una sorte altrettanto triste toccò ai passeggeri del treno che, partito dalla terra ferma, si stava dirigendo verso Dhanushkodi: il ciclone si abbatté sul convoglio mentre era in transito sul ponte che collegala l'India a Pambam, trascinando in mare i 115 passeggeri.
In totale le vittime furono 1800.
I binari della futura linea ferroviaria, già posati in Sri Lanka