Sono molti i siti dove osservare queste interessanti costruzioni, ma ogni prima domenica di ogni mese potrete usufruire di una visita gratuita al complesso nuragico di Santu Antine o Santine (San Costantino), meglio conosciuto con il nome popolare di Sa Domo de su Re (la Casa del Re). Questo risale al 2° a.C. ed è sicuramente uno dei nuraghi più importanti e maestosi dell'intera Isola. Nella zona antistante il bastione sono visibili altre 14 capanne, portate alla luce da recenti scavi archeologici. Il paese si trova nella regione del Meilogu-Logudoro, zona soprannominata la Valle dei Nuraghi.
Riconosciuti patrimonio dell'umanità nel 1997, i nuraghi caratterizzano fortemente il paesaggio sardo. Si stima che attualmente sull'isola ne siano rimasti circa 7.000.
Dalla preistoria ai Gesuiti
Agli amanti dell'arte non possiamo che consigliare una visita alla Mus'a, la pinacoteca e centro artistico della città di Sassari. L'edificio che ospita il museo è l'antico collegio Canopoleno, costruito dai Gesuiti tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII secolo per diffondere la cultura in città. Del complesso faceva parte l'adiacente Chiesa gesuita di Gesù e Maria, oggi dedicata a Santa Caterina.
La struttura è stata aperta al pubblico il 19 dicembre 2008 per rendere fruibile un patrimonio artistico di oltre 400 opere che lo Stato ha ricevuto sotto forma di donazioni da privati. I capolavori, precedentemente conservati, sono stati classificati per tema e in ordine cronologico: dipinti religiosi, mitologici, storici, ritratti e nature morte illustrano il periodo che va dal Medioevo alla metà del XX secolo. La collezione attuale si sviluppa su tre piani e dà maggiore visibilità alla pittura, in particolare ad una serie di artisti sardi del primo Novecento.
Dove alloggiare
Hotel Nuraghe Arvu Resort
Uno splendido resort alberghiero situato nella valle dei Nuraghi.Il ristorante del resort Nuraghe Arvu ha un cuore tutto mediterraneo. Come la struttura, dopotutto. Situato a Cala Gonone, vicino alla strada che da Dorgali prosegue verso Arbatax, l'hotel Pietro Pittalis è un'immersione nella cultura e nella tradizione sarda.
La cucina non poteva mancare, e se una sera deciderete di mangiare lì capirete il perché. L'hotel porta in tavola gusto e semplicità. Onore alle carni fresche dell'entroterra regionale, rappresentate nei piatti del Nuraghe: piatti sostanziosi e porzioni generose che amano l'unione delle spezie e l'accostamento dei sapori. Con una piccola dose di sperimentazione, per soddisfare i curiosi.
Aggiungete una scelta di vini autentici, l'orgoglio di offrire una produzione di rossi esclusiva e amatoriale, e il gioco è fatto. L'hotel organizza eventi enogastronomici per assaggi e degustazioni, oltre ad approfondimenti per far conoscere agli ospiti il particolare procedimento di vinificazione delle uve utilizzate per la produzione del Cannonau della casa. Si tratta infatti di uve provenienti da vitigni diversi, raccolte manualmente in cassette da 15 kg e avviate a fermentare lo stesso giorno, in botti di rovere di origine francese.
Se a fine pasto avete difficoltà ad alzarvi da tavola, ancora una volta, sapremo perché.